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AMENEMHAT - LA FIGLIA DEL FARAONE -  UN INCONTRO DELLE TRIBU INDIGENE DEL NORD AMERICA IN UNA LUNA PIENA DI MAGGIO

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 Come abbiamo visto in DIALOGHI IX , il Faraone avvisa sua figlia che egli, sarebbe rinato alcune altre volte sulla terra e  e SIHATHOR avrebbe lavorato in futuro nei livelli interni del Pianeta, aiutando nell'istruzione di civiltà che ancora avrebbero dovuto esistere sulla superficie. Ugualmente il Faraone disse a sua figlia, che lei avrebbe avuto un lungo cammino da percorrere sulla terra (Dialoghi Faraone II - il primo allerta), ma che sarebbe rimasto sempre al suo fianco, quando necessario e permesso dalle Leggi Superiori.

A decorrere dalle decisioni della Figlia del faraone nell'antico egitto  e che ancora sarà descritto nei prossimi Dialoghi, Amenemhat sarebbe rinata diverse volte in tribù indigene primitive ed in altre situazioni difficili, come  quella di una zingara, (come ancora vedremo)

Nella relazione in basso , Amenemhat, la Figlia del faraone riappare sulla Terra come ‘’Flor do Amanhecer " (Fiore del Mattino), figlia di Cacique Penna-di-Aquila-Bianca . Il suo nome era perchè lei, quando nacque era bianca come un fiore di quelle pianure che fiorisce al mattino. Ella adorava il suo nome senza sapere che Amanhecer era simile ad Amenemhat nella sua lingua. Nei propositi divini, ella si trovava lì per assistere la creazione di una energia spirituale che avrebbe portato alla formazione della Confederazione delle Grandi Tribù nel futuro di quei popoli.

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Chiediamo, amico(a), che la tua energia adesso, torni dentro di te ! Cerca di sentire la sintonia, la vibrazione con quei tempi.

Visualizza quei giorni gloriosi in cui la fratellanza Stellare seminava, attuava sottilmente la formazione della grande civiltà indigena nord-americana. Da questo sarebbe scaturita, in un futuro la formazione politica degli attuali Stati Uniti del Nord-America. Ma sino ad allora, quei popoli sarebbero stati illuminati con infinite Benedizioni, poichè, un "periodo apocalittico" sarebbe caduto sopra di loro e sopra i loro discendenti, decimandoli, quasi nella totalità.

 Nei registri eterici delle Americhe, esistono eventi di grande importanza energetica e storica occorsi da alcuni migliaia di anni terrestri, che abbiamo narrato in questo sito, nei suoi più di 100 links.

Questa pagina è un omaggio a questi tempi remoti e felici !


Amica(o),

Prima della colonizzazione delle Americhe dei popoli europei, le terre dell'attuale America del Nord erano densamente popolate da popoli tanto differente come è in qualsiasi parte del mondo.

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Quella terra nemmeno si chiamava "America", poichè i primi popoli aborigeni che arrivarono lì 70.000 anni fà, venuti dalla Siberia e altri popoli rossi di Atlantide, come abbiamo già detto, ebbero posteriormente l'influenza Maia, il chè risulterebbe nei nomi maia probabilmente per quelle terre, come "Cuscatlan" o "Abya-Yala".

La diversitàdelle ricchezze naturali, e la diversità dei popoli che si sparpagliarono per quelle terre, formarono centinaia di differenti nazioni indigene.

Nelle regioni dell'Artico vivevano le tribù degli Inuit ed Aleut. Al Sud dell'Artico, oggi Alaska vivevano le  tribù dei Cree, Chipewyan, Kaska, Chilcotin, Ingalik, Beothuk.

Nella  costa del Pacífico vivevano le nazioni dei Tlingit, Haida, Tsimshian, Kwa-Kwa-Ka'wakw, Nuu-chah-nulth, Nuxalk, vestimenta.jpg (20941 byte)

Salish, Yurok per un totale che raggiunse i 4 milioni di persone in questa regione sino alla vicina e attuale citta di   Washington Oregon, Idaho e Montana, dove vivevano le tribù deis Chopunnish, Shoshone, Siksikas (piedi-neri).

All'ovest, nella vasta regione del texas e al sud Dakota, Minnesota, Wisconsin, Missouri, e Arkansas, vivevano le tribù dei Lakota (Sioux), Cheyenne, Arapaho, Cree delle pianure, Siksikas Crow, Kiowa, Shoshone, Mandan.

Più all'est, nei grandi Laghi nella costa Atlantica, abitavano le tribù dei cacciatori, pescatori e   ‘’rurali’’ Kanienkehake (Mohawks), Oneida, Onondaga, Cayuga, Seneca ( Queste 5 nazioni formarono ciò che si chiamò ‘’I popoli della Grande Casa ", anche conosciuta come Confederazione degli Iroquis.  Anche lì vivevano le tribù degli Ojibway, Algonkin, Micmac, Wendat (Huron), Potowatomi, Tuscarora, per un totale di 2 milioni di persone.

A sud , dall'attuale   Virgínia e Florida, ovest del Golfo del Messico, inclusi Mississipi e Lousiana, vivevano le Nazioni degli Muskogee-, Creek, e Chikasaw, Cherokee, Natchez, Tonkawa, Atakapa.

Queste nazioni raggiunsero un totale dai 2 ai 3 milioni di persone.

Un Momento nella Vita di Fiore del Mattino

Dalla tenue nebbiolina del tempo, sorge una nitida immagine di un grandioso e selvaggio scenario vegetale.

Il cielo esibisce un dolce tramonto giallo senza nuvole.

Vicino, ad un albero nudo d'inverno, giocano goffi geni. Tribù di differenti nazioni amerinde peregrinano in direzione del centro di una vasta pianura.

Un grande falò... Attorno ad esso, nel mezzo, cacicchi, capi, leader, servitori, guaritori, si guardavano, meditando la storia di lotte e attriti tra le tribù.

Ricordavano, così antiche leggende, come, per esmpio, la "leggenda" dell'uomo dorato "Grande-Cocar" che molte lune prima, parlò la  Voce del Grande Spirito in molte tribù.

La  Voce del  Grande Spirito diceva che sarebbe giunto questo tempo dove i figli dei figli e più oltre, avrebbero visto un giorno magico.

Così quando sorsero le visioni dei geni, i segnali della natura e i suoi spiriti, i sogni di un grande falò nella grande  luna-del-sonno-degli-alberi (la grande luna -del cielo-giallo) non ci furono dubbi: Era la chiamata del Grande Spirito.

Così pure sapevano i Capi, che questo giorno avrebbe segnato la fine delle ostilità e si sarebbe costruito le basi di una grande Confederazione.

Poco dopo, arrivavano alle pianure popoli nomadi, tribù agricole, cacciatori dalle frontiere, le trubù dei grandi laghi....

Prima di congiungersi con la propria tribù, prossimo agli altri, ogni gruppo salutava tutti con "grida" e danze sacre, invocando i propri antenati e lo spirito delle foreste per benedire l'incontro. Donne guaritrici portavano rami secchi e foglie profumate delle proprie terre che venivano collocate sul grande falò.

Nelle danze, si univano gli elementali gnomi e fate dei boschi, agli elementali che accompagnavano le tribù.

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Dopo la commemorazione dell'arrivo di una triù, tutto era....Pace....Confraternizazione dei valori e costumi tribali.!  Tutti si calmavano, sino all'arrivo di una nuova tribù. Silenziosamente, attendevano i grandi capi o l'apparizione della grande Luna Piena.

Le loro coperte lunghe e colorate di semi, pietre e penne si illuminavano di fronte alla luce del fuoco sacro che ardeva nel centro come una forza ed una fiamma unica.

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Il giovane cacique Penna-di-Aquila-Bianca - padre di Fiore-del-Mattino  con il suo lungo mantello azzurro disegnava forme di animali sacri, portava, nello sguardo, il ricordo del motivo che portava la sua tribù del Nord sino lì.

Non erano solamente le visioni dei domestici che annunciavano il momento dell'incontro. Per loro, c'era una nuova brezza nel profuma delle foreste, un nuovo canto degli uccelli, nella luce della luna, nella voce dei fiumi, nel profumo dei fiori, nel riso dei bambini.

C'era una inaspettata allegria, geni e fate dei boschi erano visti; sogni e visioni visitavano i giovani di tutte le tribù, come la visione del leggendario cavallo bianco.

Mai, anche nelle generazioni degli anziani lì presenti, la presenza del grande spirito fu tanti fisicamente sentita nei loro corpi e nei loro cuori. Poichè, nelle cerimonie del fuoco sacro, persino le stelle si muovevano.

Meditava Penna-die-Aquila-Bianca che, nell'incontro della Grande Luna-Piena-dove-gli ucceli-viaggiano, le divergenze dovevano essere dimenticate. Insieme, avrebbero dovuto ascoltare la voce del Grande Creatore. Insieme celebrare !

Egli non sapeva come sarebbe stato realizzato l'Incontro, nè quali provvedimenti prendere insieme agli altri capi. Erano lì tutti per un "invito spirituale". Così lì stavano in aspettativa di qualcosa.

Non era attesa nessuna tribù nei due giorni precedenti la grande Luna. Le tribù restavano silenziose e tranquille nelle proprie routine di sopravvivenza.

I segnali di formazione della Fratellanza nelle Tribù, sorse tra i bambini, dopo tra le donne. ancora un poco,.... e le pipe delle nazioni incrociavano le bocche dei grandi e silenziosi caciques.

Gli effetti nei livelli sottili dell'energia generata nel campo di forza del gruppo.

L'AZIONE DELLE GERARCHIE NELL'INCONTRO

Sostenuta dall'unità, esseri sottili, modellavano matrici di cooperazione e libertà per le generazioni future.

La vibrazione si estendeva molto fuori delle frontiere della grande pianura, accelerando l'evoluzione della razza amerinda e dei popoli che seguivano, un modello di energia qualificata, era piantato sulla terra.

Nella sacra notte seguente, della Grande Luna, dove gli alberi dormono, il silenzio dei capi acquietò persino l'ululato dei lupi e degli animali delle foreste vicine.

Tutti, capi, guerrieri, donne e bambini, erano attorno al grande falò  in forma di circoli minori e maggiori.

IL GRANDE MOMENTO

Dalla  Luna Piena, sopra a tutti, discende un fascio di luce.

Anche dalla fiamma del fuoco, una luce maggiore sorse soavemente. Il cielo e la terra salutavano quelle tribù, come a dire che la Gerarchia era presente.

Tutti restavano seduti e felici, meravigliati per quegli affetti di luce.

Una pallida giovane, che portava un delicato fiore giallo tra i suoi lunghi capelli, ed una stella dorata sul mantello, di nome Fiore-del-Mattino, figlia del giovane capo Penna-di-Aquila-Bianca , si alzò vigorosamente, tra il gruppo dei giovani.

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Presa da una strana energia, ella narrò ciò che vedeva e sentiva nella fiamma del fuoco. (Era osservata tranquillamente da suo padre, che conosceva già i doni profetici della figlia).

Era la Voce del Grande Spirito atraverso la figlia di Cacique.

Una forte energia, soave come il volo dell'aquila e ferma come i passi dell'orso, avvolse Fiore-del-Mattino.

Dalla sua voce , salì un saluto ai quattro angoli della terra, agli uccelli e gli animali, alle piante e alle grandi montagne.

Dopo, la Voce parlò della tradizione dei pellirossa, delle leggende del grande albero. Dopo ispirata sempre da grande spirito, Fiore-del-Mattino parlò di una confederazione delle Nazioni Indigene e delle basi di cooperazione e solidarietà delle tribù, con grande forza e potere convenienti per tutti.

le sue parole erano confermate dalle guaritrici di altre tribù che pure avevano ricevuto intuitivamente l'energie di quelle cose.

La ferma vibrazione del grande spirito toccò le spalle dei guerrieri chiamandoli "fratelli".

Ai bravi capi, donne e bambini, la Voce toccava i loro cuori, come una lancia bruciante, dicendogli:

"Sono sempre nei vostri cuori, amata tribù. Io conosco ciascuno di voi, poichè nel mio seno siete cresciuti e  ciascuno io custodisco con affetto".

La lunga narrativa durò poche ore, ma corrispose a vite intere sulla terra. Le tribù restarono alcuni giorni sul luogo, dove basi informali sulla formazione di una confederazione furono fatte.

Solamente quando ritornarono alle loro terre, è che notarono, i caciques, che le parole del grande guerriero furono fatte istanteneamente nella lingua di ciascuna tribù.

ULTIME PAROLE DEL GRANDE SPIRITO PER FIORE DEL MATTINO

Quando parlava, ispirata, la giovane ‘’vide’’ profodi occhi osservarla amorosamente. Gli sembravano tanto familiari quegl'occhi, che Fiore del Mattino domandò.: "Io ti conosco ?"

Così disse la Voce.:"

"Oggi, .....tu hai guardato il cielo del mattino....

e sentito..che c'era.. un nuovo e radioso sole.

Tu... sei questo sole....che è nato questa mattina.

Un giorno...tu ti sei dimenticata di me, Amenemhat ,

Nelle antiche e distanti terre d'Egitto.

Ma........ io mai mi sono dimenticato di te !

Torna,.. torna... a casa,......figlia cara !  "

 Fiore-del-Mattino, perse i sensi, pee l'impatto dei ricordi che affioravano.:Le porte dorate del Tempio, il brillore delle stelle, i passeggi con i leoni, l'Arca dell'Alleanza. Quella sera, ella prese il suo cavallo e corse alla montagna più prossima.

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Lacrime di dolore a pentimento correvano abbondanti sul suo bianco viso. per lunghe ore ella gridò disperatamente verso il suo padre spirituale, con tutte le forze del suo cuore. Le sue grida eccheggiarono ripetute volte per la vallata. Ma tutto era solo un profondo silenzio. La porta ancora una volta si richiuse.


L'Organizzazione di quel Consiglio di tribù che lì si formò, ma che fu formalizzata solamente centinaia di anni dopo, fu copiata dagli invasori europei che costruirono la Nazione Americana come modello perfetto di forma di governo  degli Stati Confederati, creando, ciò che è conosciuto come STATI UNITI D'AMERICA.

Ma la ricerca dell'Orientamento Spirituale fu praticata ampiamente dai primi Presidenti Americani.

Il vago ricordo di quegl'uomini che passarono per le iniziazioni nell'antico Egitto, li portò a realizzare, tra le altre cose, il disegno della CITTA' DEL PONTE nell'ISOLA DEI GOBI, nel disegno dell'"Occhio Massonico", nella banconota da 1 Dollaro.

Tutti quegl'uomini che parteciparno alla redazione della Prima costituzione Americana furono ispirati dai Grandi Consiglieri delle Tribù Indigene massacrate.

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Cari amiche ed amici , avete ascoltato anche voi le parole del Grande Spirito.

Questa vicenda quì descritta è detta per ciascuno di voi, individualmente, perchè voi possibilmente là vi trovavate incarnati.

Come anticamente, sono fatti nuovamente inviti per incontri così, poichè sono momenti importanti per la terra e per le nostre vite.

In questo mese di maggio 2001, avviene annualmente il  Festival di Wesak, come è già stato detto in altre pagine di questo sito. Una grande Luce ci benedice questo Mese !

Sei invitato a cercare questa Energia e Vivere una Vita Superiore !


AIUTATECI A FAR CONOSCERE QUESTO SITO ! ABBIAMO BISOGNO DI AIUTO NELLA DIVULGAZIONE ! GRAZIE INFINITE !