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LA CITTA' DEL PONTE SULLE SABBIE DELL'ATTUALE DESERTO DEI GOBI

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L'attuale deserto dei Gobi dove si trovava l'antico "Mare" dei Gobi. la mappa mostra la catena dell'Himalaia; l'attuale India, (il deserto  ad ovest dell'India nasconde le reliquie delle gerarchie e dove è avvenuto il grande terremoto di gennaio 2001.

Dialoghi di un Faraone XVII

Amico(a), 

Come abbiamo visto, Amenemhat nelle sue ultime istruzioni con suo padre è stata informata sui passi dei suoi antenati 60.000 anni fà dalla attuale epoca quando il popolo giunse all'interno dell'attuale deserto dei Gobi, dove esisteva lì una ricca vegetazione ed un immenso lago dove restava la dimenticata ISOLA BIANCA. Vedi nuovamente questa pagina se non ti ricordi.

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Siccome il Manu - Dirigente della razza aveva ricevuto dalle Gerarchie celesti orientamenti e visioni sopra quel luogo - si stabilì allora nelle terre prossime ad un immenso lago  lì esistente.

In queste terre del continente egli iniziò la formazione di una nuova società di esseri - l'attuale 5° razza ariana - e delle nuove coscienze.

Nell'ultimo dialogo, Amenemhat, indaga il Faraone, se la configurazione di questa CITTA' DEL PONTE  avesse avuto la medesima configurazione stellare di Orione che fu usata per la costruzione delle Piramidi.

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Faraone Nemathap.:"Ti descriverò, come era figlia, la bellissima città che impiegò 100 anni ad essere costruita. Vista da una determinata posizione, la città possedeva contorni simili ad un Grande Occhio.

In futuro, ai nostri giorni, questa configurazione sarà copiata e riprodotta come Occhio Massonico. Amico(a),   60.000 anni fà, quando il o Manu arrivò in quelle terre dell'allora "Mare dei Gobi", Shamballa e le antiche costruzioni erano distrutte e dimenticate.

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Allora, loro incontrarono rovine di un grande impero ed ebbero la missione di ricostruire tutto, poichè da quel luogo, sarebbero rinate le radici della nostra attuale 5°razzaariana. Questo punto è molto importante rinforzare e suggeriamo una nuova lettura di questa pagina precedente su questi fatti. La costruzione della Capitale, legando il continente all'isola si chiamò LA CITTA' DEL PONTE. Solamente esistette una unica città del Ponte, ma nel corso dei millenni esistettero diverse (CITTA' DALLE PORTE D'ORO in tutto il Pianeta.)

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Amenemhat.: '' Come così? Come  ''Occhi che tutto vedono" ?

Faraone Nemathap.:" Quasi questo, figlia. Le strade principali erano disposte come quattro raggi. Essi si trovavano nel Tempio Centrale. Dall'estremità di una delle strade, la vista era bellissima e in complesso impressionante. Le curve delle strade erano cilindriche e le più prossime al Tempio erano le più scure della città.Da lontano, sembravano come iride degl'occhi.

Nota:Ma, non era solo questo dettaglio o questo simbolo che sarebbe stato in futuro copiato dagli iniziati. Così, sia fuori che dentro dei Templi c'erano un gran numero di simboli futuri massonici.   C'erano simboli molto simili agli atomi fisici e chimici modellati in rilievo e dipinti. Questo gesto ripetitivo avvenne pure con i minatori nello Stato di Minas Gerais, Brasile, quando il Maestro Aleijadinho collocò discretamente in alcune opere e apertamente in altre, simboli usati dalla Massoneria, copiati o ricordati dalle sue esperienze passate e con la convivenza con iniziati massonici . ( Ma questo è già altro argomento !)

Amenemhat.: '' La città era così simile ad un occhio,allora !

Faraone Nemathap.:"No. Questa era solo la parte centrale. Calmati, rilassati, respira lentamente e profondamente. Poni la tua attenzione nel centro della testa ed immagina una luce brillando nel tuo cuore. Un tocco nella tua testa e tu comincerai a vedere quello che devi vedere. Resta tranquilla, perchè io sono al tuo fianco.

Amenemhat.: ''Si padre, comincio a vedere una grande città lungo la spiaggia. Possiede strade molto ampie e tutte conducono ad un isola. Due colline che circondano la città hanno grandi miniere. In qualche modo, io sò che da lì furono ritirate grandi quantità di pietre di vari colori - bianche, grigie, rosse e verdi. Sento una immensa familiarità con questo luogo. Sò che pietre immense furono usate nelle costruzioni e lavorate con un bastone da potere simile a quello dell'Arca dell'Alleanza.

Nota:Le pietre delle quali parla Amenemhat usate nella costruzione della Città del Ponte erano maggiori  di quelle usate a Karnac, in Egitto.d

Le costruzioni, al di là di essere più antiche delle nostre in Egitto, padre, sono più "leggere" se posso dire così. Al di là di immense, queste costruzioni sono delicate e le pietre sono   molto levigate.A

La città edificata su un alto monte, possiede un immenso e bel tempio di marmo bianco incastonato con oro. Da lì discendono alcune strade e la città si espande sino al mare.

Un ponte massiccio e splendido lega il continente all'isola. Essa è pavimentata con immense pietre di decine di metri e pochi sono quelli che l'attraversano.

Vedo che questo regno è governato da forze superiori che io conosco, padre mio. C'è una grande energia in tutti i luoghi e mi sento come una intrusa.

Faraone Nemathap.:"Non ti preoccupare figlia ! Malgrado tu hai la sensazione di essere là con tutti i tuoi sensi fisici, o che tu vedi, sono i registri eterici che là sono vivi, come se stessero avvenendo in questo medesimo istante. L'energia della quale tu parli e originaria del Ponte di marmo. Osserva i cristalli che sono al suo ingresso !  Da essi si irradia una forza superiore che solamente gli iniziati sanno prendere e possono ottenere il permesso interiore di passare sull'isola che le stà in fronte.Questa stessa energia di protezione è quella che impedisce l'andare all'isola Bianca di esseri non legati alla Gerarchia di Shamballa ed ai Santuari del Manu Vaivasvata - costruttore della Città del Ponte e dei Templi fisici di Shamballa.

Amenemhat.: ''Per giungere all'isola, c'è solamente questo cammino del ponte ?"

Faraone Nemathap.:"No. Per arrivare all'isola Bianca ci sono canali, tunnel che si trovano nelle bianche montagne a ovest  (  Himalaias). Di là, pellegrini istruiti dai sacerdoti e veggenti nell'isola trovano passaggi sotterranei che li portano a giungere sino quì. Però, essi non percorrono cammini fisici come si potrebbe pensare. Le leggi che governano l'arrivo di esseri ai domini delle Gerarchie di Venere sono altre. Molti si persero in quelle gelide montagne sperando di trovare i passaggi secreti che conducono a Shamballa".

Amenemhat.: ''Vedo una processione che parte nella città e va in direzione del Ponte.

Faraone Nemathap.:"E' un Festival , figlia. E' il festival del Fuoco Sacro.

Amenemhat.: ''Essi marciano, uomini, donne e bambini portando fiori delicati. Negli edifici ci sono bandiere con disegni, ci sono vasi di incenso che bruciano e tutti sono vestiti con sete colorate ed alcuni piccoli gioielli di corallo e pietre verdi. Ci sono suoni di tamburi e strumenti a fiato.

Attraversano il Ponte in silenzio e vanno in direzione di un grande Santuario - Tempio di colonne di marmo che mai ho visto quì in Egitto.

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Faraone Nemathap.:"Acompagnali ! 

Ora entra nel Tempio delle bianche colonne ! Che cosa vedi, figlia ?

 


Nota.: Le colossali rovine del bianco ponte di marmo  che legavano le terre del continente all'isola Bianca ancora si trovano sotto le sabbie dell'attuale deserto dei Gobi.

 

CONTINUEREMO SU FARAONE XVIII

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