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INIZIAZIONE DI LAHIRI MAHASAYA

IN UNA CAVERNA DELL'HIMALAIA

 

AMICI !

IN QUESTO MOMENTO IL VOSTRO MAESTRO, GUIDA O "GURU"

PUO' STARE AD UN PASSO DA VOI !  

SIETE ATTENTI A QUESTO TOCCO E A QUESTA PRESENZA ?

LA PRESENTE RELAZIONE E' UNA SEQUENZA DI FATTI TANTO VERI COME E' VERA LA TUA VITA E MISSIONE, LETTORE ED AMICO !

QUANDO IL DUBBIO, IL SENTIMENTO DI ABBANDONO, L'ANGUSTIA - QUEL SENTIMENTO DOLOROSO DI UNA NOSTALGIA INESPRIMIBILE  - ARRIVA AL TUO CUORE; RICORDATI.: 

SIAMO MOLTI, CHE VENIAMO DALLE STELLE.

I NOSTRI PADRINI, GUIDE E ANGELI  NON CI PERDERANNO.

LORO CI OSSERVANO E CI ATTENDONO DA SECOLI.

PER COMPRENDERE UN PO' SUI PERSONAGGI CHE CONOSCEREMO IN QUESTA PAGINA, FACCIAMO I SEGUENTI COMMENTI.:

IN QUESTA RELAZIONE, CONOSCERAI UNA SUCCESSIONE DI ESSERI ILLUMINATI, COME,:

BABAJI

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LÁHIRI MAHÁSAYA

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SRI YUKTÉSWAR (SIN) e YOGANANDA( DES)

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QUANTO SOPRA, BABAJI E' STATO MAESTRO DI LÁHIRI MAHÁSAYA - CHE E' STATO MAESTRO DI  SRI YUKTÉSWAR - CHE E' STATO MAESTRO DI  YOGANANDA - CHE E' STATO MAESTRO DI MIGLIAIA DI PERSONE IN OCCIDENTE.

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LA PRESENTE NARRAZIONE E' STATA FATTA DA  SRI YUKTÉSWAR SU CIO' CHE LÁHIRI MAHÁSAYA GLI NARRAVA.

"Il mio primo incontro con Bábají avvenne quando io avevo trentatre anni -  disse - Nell'autunno del 1861, io risiedevo a Danapur, essendo contabile del Dipartimento di Ingegneria Militare del Governo.. Un certo mattino il capo ufficio mi mandò a chiamare.

"— Láhiri — disse  — è arrivato un telegramma dal Dipartimento. Tu sei trasferito a Ranikhet, dove stiamo istallando una base militare.

"In compagnia di un domestico, partii per un viaggio di ottocento chilometri. Viaggiando con cavallo e carrozza, arrivammo a  Ranikhet in Himalaia, trenta giorni dopo.

"Il mio lavoro burocratico non mi assorbiva totalmente ; io potevo passare molte ore camminando per le magnifiche montagne.

Il popolo diceva che grandi santi benedivano la regione con la loro presenza; sentii forte il desiderio di vederli.

Durante un passeggio a caso, nelle prime ore del pomeriggio, rimasi  sbalordito all'ascolto una voce lontana chiamare il mio nome. Continuai, con vivacità e vigore, la mia ascesa al Monte Drongiri.

Una lieve inquietitudine mi assalì l'idea che forse non avrei potuto ritornare, prima che l'oscurità scendesse.

Arrivai, infine ad una piccola radura, ai limiti della quale si apriva una piccola fila di caverne.

In uno dei bordi rocciosi, si trovava in piedi un giovane sorridente, con la mano estesa in gesto di benvenuto.

Notai con stupore che, eccettuato il suo capello color rame, egli mostrava una notevole somiglianza con me.

"— Láhiri, sei arrivato ! — Il santo si rivolse a me affettuosamente in hindi. — Riposa quì, in questa caverna. Sono stato io a chiamarti.

"Entrai in una piccola grotta pulita, che conteneva diversi mantelli di lana ed alcune kamandulus (scodelle per l'acqua).

"— Láhiri, ricordi questo sedile?

Indicò una coperta piegata, in un angolo della grotta.

"— No, signore. — Un pò confuso per la strana avventura, aggiunsi : - Devo andare ora, prima del crepuscolo. Ho da fare domattina, in ufficio.

"Il misterioso santo rispose in inglese: - L'ufficio è stato portato per te e non tu per l'Ufficio.

"Ammutolii, stordito da questo asceta della foresta che non solo parlava inglese ma citava le parole del Cristo.

"— Vedo che il mio telegramma ha prodotto l'effetto."

Il commento era incomprensibile per me; cercai il significato.

"— Mi riferisco al telegramma che ti ha portato a queste regioni isolate.

Fui io che silenziosamente ha suggerito alla mente del tuo Capo questo trasferimento per   Ranikhet.

Quando qualcuno sente la sua unità con gli uomini, tutte le menti si trasformano in stazioni trasmittenti, attraverso le quali è possibile operare a volontà.

Ed aggiunse: Láhiri, questa caverna ti sembra familiare, non è così ?

"Siccome io rimanevo in disorientato silenzio, il santo si avvicinò e delicatamente toccò la mia testa.

Sotto questo tocco magico, una corrente meravigliosa attraversò il mio cervello, rivivendo i dolci ricordi latenti della mia vita anteriore.

"— Mi ricordo ! — La mia voce quasi affogava in un singhiozzo di allegria. —

Signore tu sei il mio guru Bábají, che sempre mi è appartenuto !

Scene del passato rivissero vivide, nella mia mente; quì, in questa caverna, ho passato molti anni della mia ultima incarnazi ! — mentre

ineffabili reminiscenze mi soggiogavano, io, in lacrime, abbracciavo i piedi del mio Maestro.

"— Per tre decadi ho atteso che tu tornassi a me ! "

La voce di  Bábají vibrava di amore celestiale.

"Ti sei slegato lontano, scomparendo nelle tumultuose onde della vita post-morte.

Il tuo carma  ti toccò e tu ti sei allontanato !

Malgrado tu mi perdessi di vista, io mai ti ho perso !

Attraverso il mare astrale luminescente, dove fanno rotta gli angeli gloriosi, io ti ho inseguito.

Attraverso l'oscurità, le tempeste, le maree e la luce, io ti ho seguito, come materno volatile che scorta suo figlio.

Quando, sotto forma di bambino, sei giunto al termine della tua esistenza intra-uterina, nascendo poi in questo mondo, la mia cura ti ha accompagnato ancora, sempre.

Quando, nella tua infanzia, tu coprivi le sabbie di Ghurni il tuo piccolo corpo in posizione di loto, io ero lì invisibile, ma presente.

Mese dopo mese, anno dopo anno, pieno di pazienza, ti ho sorvegliato, apettando questo giorno perfetto.

Ora tu sei con me !

Quì è la tua caverna, amata dei tempi scorsi; l'ho conservata sempre pulita e pronta per te.

Quì è il tuo mantello santificato dalla ásanas, dove tutti i giorni  per diffondere il cuore a Dio.

Ecco qu' la tua tazza, dalla quale frequentemente tu bevevi il nettare preparato da me.

Vedi, come ho conservato pulita e brillante la tazza di bronzo perchè , da essa, un giorno tu potessi bere ancora.

Tu che mi appartieni, comprendi ora ?

"— Mio guru, che posso dire ? — mormorai, con voce interrotta.

Dove mai qualcuno seppe   di simile amore impercettibile ? — Estasiato, contemplai lungamente il mio perpetuo tesoro, mio guru nella vita e nella morte.

"— Láhiri, tu necessiti di purificazione.

Bevi l'olio di questa tazza e coricati ai margini del fiume. — Pensai, con rapido sorriso di reminiscenza, che la saggezza pratica di Bábají si anticipa sempre, albero di prua.

"Obbedii alle istruzioni. Malgrado la fredda notte dell'Himalaia stesse scendendo, un calore, una radiazione confortante, iniziò a pulsare dentro di me.

"Rimasi meravigliato. L'olio sconosciuto era forse impregnato di un calore cosmico?"

"Venti frustanti giravano attorno a me nell'oscurità, gridando feroci sfide."

"Le onde gelide del rio   Gogash saltavano periodicamente sul mio corpo, disteso sul margine roccioso. "

"Tigri ruggivano nelle vicinanze, ma io avevo il cuore libero dalla paura ; l'energia irradiante, da poco generata nel mio interiore, mi comunicava la sicurezza di una protezione inespugnabile."

"Molte ore passarono rapidamente; memorie svanite di una precedente esistenza si intrecciavano con l'attuale e brillante paradigma della riunione con il mio divino guru."

"Le mie solitarie idee fisse furono interrotte da suono di passi che si avvicinavano.."

"Nelle tenebre, gentilmente, la mano di un uomo mi aiutò ad alzarmi e mi diede alcuni abiti asciutti."

"— Vieni, fratello — disse il mio compagno. — Il Maestro ti aspetta. — E prosegui diritto, attraverso le foresta. "

Nel cammino di ritorno, la buia notte si illuminò improvvisamente da uno stabile splendore a distanza.

"— Sarà il nascere del sole? — domandai. — Una notte intera già passò ?"

"— E' mezzanotte. — La mia guida sorrise soavemente. — Quella luminosità è brillamento di un palazzo d'oro, materializzato quì, questa notte, dall'incomparabile Bábají.

Nell'oscuro passato, tu esprimesti il desiderio di sfruttare le bellezze di un palazzo.

Il nostro Maestro sta ora soddisfando il tuo desiderio liberandoti così dall'ultimo laccio del tuo carma.

Ed aggiunse: — Il magnifico palazzo sarà lo scenario della tua iniziazione, questa notte, in  Kriya Yoga.

Tutti i tuoi fratelli, quì, si riuniscono in un inno di giubilo per la fine del tuo esilio. Contempla !

"Si ergeva, dinanzi a noi, un vasto palazo di oro scintillante. con adorno di gioielli, situato tra giardini paesaggistici, riflesso in laghi tranquilli - uno spettacolo di grandezza impari !

Alte arcate presentavano complicati incastonamenti di grandi diamanti, zaffiri e smeraldi.

Uomini di sembianza angelica sostavano in portoni rossi di risplendenti rubini.

"Seguii il mio compagno sino ad unno spazioso vestibolo di  reception.

Aroma di incenso e rose fluttuava nell'aria; lampade velate spandevano un brillare multicolore.

Piccoli gruppi di devoti, alcuni di pelle chiara, altri scura, cantavano o sedevano in silenzio, in posizione di meditazione, immersi in intima pace.

Una allegria vibrante impregnava l'atmosfera.

"— Guarda e regalati; sfrutta gli splendori artistici del palazzo, poichè fu creato esclusivamente in tuo onore -  commentò la mia guida, sorridendo con simpatia alle mie esclamazioni di   di sbalordimento.

"— fratello — dissi io — la bellezza di questa struttura oltrepassa i limiti della immaginazione umana.

Per favore, spiegami il mistero della sua origine.

"— Con piacere. — I neri occhi del mio compagno brillavano di saggezza. — Niente esiste di inesplicabile circa questa materializzazione.

Il Cosmo intero è una proiezione del pensiero del Creatore.

Questa pesante zolla di terra, che fluttua nello spazio, è un sogno di Dio.

Egli ha estratto dalla sua mente tutte le cose, così come l'uomo, durante il sogno, riproduce e infonde vita ad un mondo popolato di creature.

"Primariamente, il Signore creò la Terra sul piano dell'idea. Soffiò la vita; l'energia atomica e la materia cominciarono ad esistere.

Egli coordinò gli atomi della terra in modo da formare una sfera solida.

La volontà di Dio mantiene coese tutte le molecole. Quando egli ritira la sua volontà, tutti gli atomi della Terra si trasformeranno in energia.

L'energia atomica tornerà alla sua fonte: la Coscienza.

L'idea "Terra" non avrà più esistenza obiettiva.

"La sostanza di un sogno si mantiene materializzata grazie al pensiero subcosciente del sognatore.

Quando questo pensiero coesivo si ritira, perchè l'uomo si è svegliato, il sogno e i suoi elementi si dissolvono. Un uomo dorme ed erige una creazione di sogno  che egli smaterializza senza sforzo al risveglio. Imita ad esempio archetipo di Dio. Così pure, quando sveglia la Coscienza Cosmica, egli smaterializza senza sforzo l'illusione che è l'Universo, sogno - cosmico.

"Sintonizato con l'infinita Volontà onnipotente, Bábají può ordinare agli atomi elementari che si combinino ed asuumino qualsiasi forma. Questo palazzo di oro, istantaneamente creato, è reale - nello stesso senso in cui il nostro pianeta è reale. Bábají ha estratto dalla sua mente questo bel palazzo e stà mantenendo uniti gli atomi con il potere della sua volontà, così come il pensiero di Dio creò il nostro pianeta e la sua volontà mantiene. - Il mio compagno aggiunse: - Quando questa struttura avrà servito al suo obiettivo, Bábají la smaterializzerà.

"Siccome io continuavo silenzioso, in timorosa riverenza, la mia guida fece un ampio gesto con la mano. — Questo palazzo scintillante, superbamente abbellito con gioie, non è stato costruito con lo sforzo umano; il suo oro e le sue pietre preziose non furono estratte laboriosamente dalle miniere. Si erge in piena solidità, come sfida monumentale all'uomo. Chi vuole raggiungere la coscienza e la esperienza del figlio di Dio, come Bábají, può raggiungere qualsiasi obiettivo con i poteri infiniti occulti dentro di sè. Una pietra contiene segrete e stupende energie atomiche; così come il più infimo dei mortali è una centrale elettrica di divinità.

"Il saggio prese, in una tavola vicina, una graziosa anfora, che aveva il manico in diamante. — Il nostro grande guru ha creato questo palazzo, solidificando miriadi di raggi cosmici liberi — continuò — tocca questo vaso e i suoi diamanti; essi sopportano con esito favorevole qualsiasi test di esperienza sensoriale.

"Esaminai il vaso; le sue gioie erano degne della collezione di un Re. Passai la mano sulle pareti della sal, spesse di oro rilucente. Una grande soddisfazione mentale mi entusiasmò. Un desiderio, occulto nel mio subcosciente delle vite passate, pareva, simultaneamente, soddisfarsi ed estinguersi.

"Il mio imponente compagno mi guidò, attraverso archi e corridoi ornamentali, sino ad una serie di camere riccamente mobiliate in stile di palazzo imperiale. Entrammo in un immenso salone. Al centro si trovava un trono d'oro, incastonato di gioie che emettevano un affascinante mistura di colori. Lì, in posizione di loto, sedeva il supremo Bábají. Mi inginicchiai ai suoi piedi sul luccicante pavimento.

"— Láhiri, hai ancora necessità del tuo desiderato palazzo d'oro ? — Gli occhi del mio guru scintillavano come zaffiri. — D'accordo ! tutte le tue ansie terrene sono sul punto di estinguersi per sempre ! — Eglimormorò alcune parole mistiche di benedizione. — Alzati, figlio mio. Ricevi la tua iniziazione nel regno di Dio, per mezzo di  Kriya Yoga.

"Bábají stese la mano; un fuoco di sacrificio si formò, circondato da fiori e frutti. Ricevetti la tecnica liberatoria difronte a questo altare fiammeggiante.

"Il rituale terminò allo spuntare dell'alba. Nel mio stato di estasi, non sentivo necessità di dormire. Vagai per le sale del palazzo, ripieno di tesori e di raffinati oggetti d'arte, e visitai i giardini. Notai nelle adiacenze, le caverne e le desolate sporgenze della montagna, vista il giorno prima, senza che, allora, fossero vicine al grande edificio ed ai suoi terrazzi fioriti.

"Entrando di nuovo nel palazzo, favolosamente sfolgorante al freddo sole dell' Himalaia, cercai la presenza del mio maestro. Egli ancora si trovava sul trono, ircondato da molti discepoli.

"— Láhiri, tu hai fame. — Bábají aggiunse: — Chiudi gli occhi.

"Quando li riaprii, il palazzo incantato e i suoi giardini erano scomparsi. I corpi di Bábají e dei suoi discepoli, ed il mio, si trovavano adesso tutti seduti sulla terra nuda, sul luogo esatto del palazzo svanito, non molto lontano dalle aperture assolate delle grotte rocciose. Mi ricordai che la mia guida disse che il palazzo sarebbe stato smaterializzato, che i suoi atomi catturati sarebbero stati liberi per tornare alle essenze mentali della loro origine. Ancora frastornato, fissai il mio guru con tutta la confidenza. Io non sapevo cosa aspettare, in seguito, in quel giorno di miracoli.

"— Il palazzo è già servito allo scopo per il quale fu creato, — spiegò Bábají. Ed alzò dal pavimento un recipiente di  argilla. — Metti quì la tua mano e riceverai l'alimento che desideri.

"Toccai l'ampia scodella; sorsero pani caldi fritti in burro, frutta cristallizzata. al mangiarli notai che il recipiente era sempre pieno. Alla fine guardai attorno alla ricerca di acqua. Il mio guru indicò ancora la scodella difronte a me. Gli alimenti erano scomparsi; al loro posto c'era l'acqua.

"— Pochi mortali sanno che il regno di Dio include delle soddisfazioni mondane — osservò Bábají. — Il regno divino si estende al terrestre; ma questo, illusione per natura, non contiene l'essenza della Realtà.

"— Benamato guru, ieri notte, ho ricevuto la prova del vincolo di bellezza tra il cielo e la terra ! — Sorrisi al ricordo del palazzo scomparso; senza dubbio, nessun senzapretese ha mai ricevuto iniziazione negli angusti misteri dello spirito in ambiente di lusso tanto impressionante ! Serenamente fissai l'attuale scenario, in assoluto contrasto con il precedente. Il suolo arido, il cielo come tetto, le caverne che offrono un rifugio primitivo - tutto sembrava formare un grazioso paesaggio naturale per i santi serfici che mi circondavano.

"Nel pomeriggio, sedetti sul mio mantello, santificato dall'accumulo di realizzazioni di esistenze precedenti. Il mio divino guru si avvicinò e passò la mano sulla mia testa. Entrai nello stato di nirbikâlpa samádhi, permanendo interrottamente in beatitudine per sette giorni. Incrociando gli strati successivi dell'autoconoscenza, penetrai nei regni immortali della Realtà. Trasceso tutte le limitazioni illusorie, la mia anima si stabilì interamente sull'altare dello Spirito Cosmico.

"Nell'ottavo giorno caddi ai piedi del mio guru e lo supplicai di conservarmi sempre con lui in quel eremo sacro.

"— Figlio mio — disse Bábají, abbracciandomi — il tuo compito in questa incarnazione deve svolgersi tra la folla. Benedetto, sin dalla tua nascita, per molte vite di meditazione solitaria, tu devi stare ora nel mondo degli uomini.

"Il fatto che tu mi abbia incontrato, in questa incarnazione, quando già eri un uomo sposato, con modesta famiglia e responsabilità professionali, ha un senso profondo. Tu devi devi mettere da parte questa idea di riunirti al nostro gruppo segreto in Himalaia. Tu dovrai vivere tra la folla cittadina per servire da esempio: simbolo che è quello di capo di famiglia.

"Le grida di molti uomini e donne disorientati in questo mondo sensibilizzano  le orecchie delle Grandi Anime — proseguì lui. — Tu sei stato scelto per  portare consolazione spirituale attraverso Kriya Yoga a numerose creature che cercano Dio sinceramente. A milioni di esseri sovraccaricati da lacci familiari e pesanti doveri mondani, tu ispirerai nuovo coraggio quando vedranno in te un capo famiglia come loro.Tu dovrai portarli a comprendere che le più alte elevate conquiste non sono proibite all'uomo di famiglia. Anche conducendo vita mondana, ciò che compie fedelmente le proprie responsabiltà, senza affetto o motivazione personale, segue fermamente il cammino dell'illuminazione.

"Nessuna necessità ti obbliga ad abbandonare il mondo, poichè internamente tu hai già sciolto i lacci carmici, Non essendo di questo mondo, in questo, intanto tu devi rimanere. Molti anni correranno, nei quali dovrai compiere coscienziosamente i tuoi doveri domestici, professionali, civici e spirituali. Nuova e dolce lena di divina speranza penetrerà negli aridi cuori degli uomini mondani. Essi comprenderanno, per l'esempio del tuo equilibrio, che la liberazione dipende più dalle rinuncie interiori che esteriori."

"Quanto lontani mi sembravano la mia famiglia, l'ufficio, il mondo, quando ascoltavo il mio guru nelle alte solitudini dell'Himalaia. Verità diamantina, però, risuonava nelle sue parole; sottomesso, concordai di lasciare quel benedetto porto di pace. Babají mi istruì sulle regole antiche e rigide che governano la trasmissione dell'arte Yoga, da guru a discepolo.

"— Concedi la chiave di Kriya solamente a qualificati — disse Bábají. — Chi promette di sacrificare tutto in cerca del Divino, è adatto a svelare i misteri finali della vita attraverso la scienza della meditazione.

"— Guru angelico, il Signore, che già donò un beneficio alla umanità con la resurrezione della perduta arte di Kriya, non lo aumenterà, ammorbidendo le severe esigenze per l'accettazione dei discepoli? — Guardai, supplicante, Bábají. — Ti chiedo, permettimi istruire in Kriya tutti coloro che cercano Dio con sincerità, anche se in principio non siano capaci di votarsi ad una completa rinuncia interiore. Uomini e donne del mondo, torturati, perseguitati per triplice sofferenza, necessitano di incoraggiamento speciale. Forse mai tenteranno camminare verso la libertà se  gli sarà vietata l'iniziazione in Kriya.

"— Così sia. La volontà divina si è espressa dalle tue labbra. Dona Kriya liberamente a tutti qualli che umilmente chiederanno aiuto — rispose il misericordioso guru.

"Dopo un silenzio, Bábají aggiunse: — Ripeti a ciascuno dei tuoi discepoli questa solenne promessa di  Bhágavad Gíta (9) :

Swalpama-pyasy dharmasya, trayate mahato bhayat. ( Anche una piccola pratica di questo dhárma ti salverà da un grande timore ( mahato bhayat) — le colossali sofferenze inerenti ai successivi cicli di nascita e morte).

"All'inginocchiarmi al mattino seguente ai piedi del mio guru per la sua benedizione di commiato, egli sentì la mia profonda riluttanza nel lasciarlo.

"— Non c'è separazione tra noi, amato figlio mio. — Egli mi toccò affettuosamente la spalla. — Sempre quando mi chiamerai, ovunque tu sia, immediatamente mi troverai al tuo fianco.

"Consolato da questa meravigliosa  promessa, e arricchito con l'oro della saggezza di Dio, recentemente trovata, discesi la montagna. In ufficio, fui ben accolto dai miei colleghi di lavoro che, durante dieci giorni, mi credettero disperso nelle selve himalaiane. In breve, una lettera arrivò dal Dipartimento centrale.

"— Láhiri deve ritornare al posto di Danapur — diceva. — Il suo trasferimento a Ranikhet è risultato un errore. Un 'altro dovrà essere inviato ad esercitare le sue funzioni a Ranikhet.

"Sorrisi, riflettendo sull'occulto controcorrente che ha provocato "l'errore" di portarmi nella più remota località dell'India."

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AMICI,

ALLEGO QUESTA PAGINA, SPECIALMENTE, PER PROFONDA GRATITUDINE ALL'INTERVENTO PER UNA BENEDIZIONE PERSONALE DI QUESTI ESSERI LUMINOSI INSIEME A SRI SATYA SAI BABA, CHE CI HA RICEVUTO TRA CENTINAIA, IN INDIA.

OPPORTUNATAMENTE, NEI DETTAGLI SU QUESTO MOMENTO STRAORDINARIO DELLA NOSTRA VITA.

LO SCOPO DEL NOSTRO PICCOLO SFORZO NELLA COSTRUZIONE DI QUESTO SITO E' PORTARE UNA PICCOLA FRAGRANZA DI QUESTE VIBRAZIONI :  GLI INSEGNAMENTI DELLA GRANDE FRATELLANZA BIANCA, RISTAURANDO LE PAROLE DI GESU' E DEI GRANDI MAESTRI DELL'UMANITA'.

BABAJI, COME E' CONOSCIUTO IN ORIENTE, E' CONOSCIUTO NELLA GRANDE FRATERNITA' BIANCA COME  BENAMATO MAESTRO  HIMALAYA.

ALTRI INSEGNAMENTI SARANNO A BREVE DIVULGATI SU QUESTO GRANDE MAESTRO CHE HA UN RITIRO SULL'HIMALAIA.

TUTTI QUESTI GRANDI INSEGNAMENTI PORTANO LE CHIAVI NECESSARIE PER LA NOSTRA LIBERAZIONE QUI' E ADESSO.

INVITANDO AD AIUTARCI NELLA DIVULGAZIONE DI QUESTO SITO, SALUTIAMO TUTTI !

PACE !